Sebbene sia un centro prevalentemente urbano, Chiavari possiede territori con un medio e alto tasso di biodiversità.
Storicamente, è uno dei centri più noti per lo studio della botanica ligure: si ricordano i botanici chiavaresi Federico Delpino e Bernardino Turio, che per primi studiarono in modo approfondito la natura delle valli e dei rii limitrofi a Chiavari, senza trascurare le piane antropizzate dell’Entella, un tempo sede di zone umide di pregio paragonabili a quelle attuali del fiume Magra. In virtù di ciò, Chiavari è inserita in due Siti di Importanza Comunitaria, oltre che in un’Oasi Provinciale di tutela della Fauna.
Il sito “pSIC Pineta – Lecceta di Chiavari” è quello che maggiormente caratterizza gli ambienti naturali della zona, caratterizzato da un tratto costiero con macchie a leccio (Quercus ilex) e pinete a pino marittimo, domestico e d’Aleppo (Pinus pinaster, Pinus pinea, Pinus halepensis); in esso affiorano terreni appartenenti alla formazione sedimentaria del M. Antola.
Il sito ha numerose specie endemiche, tra cui i molluschi marini Toffolettia stritiolata e Solatopupa pallida. Tra la flora, la specie di maggior interesse è l’Euphorbia biumbellata, al limite nord-orientale della sua distribuzione. Sono presenti inoltre numerose orchidee protette dalla normative internazionali (CITES).
Altro sito importante che coinvolge solo parzialmente le aree di Chiavari è il “pSIC Foce e Medio Corso del Fiume Entella”. L’Entella prende origine dalla confluenza di tre torrenti (Lavagna, Graveglia e Sturla), all’altezza di Carasco; le sorgenti del torrente Lavagna, che sfocia tra le città di Lavagna e Chiavari come il fiume Entella, si trovano nella zona di Siestri, nel Comune di Neirone, forse la località ricordata da Dante Alighieri nei versi del Purgatorio.
Il sito è rappresentato dall’Entella, lungo circa 5 Km. La geologia è caratterizzata da depositi alluvionali di ghiaie e sabbie argillose; le acque sono popolate da vaironi (Leuciscus souffia) e barbi (Barbus plebejus). Per gli appassionati si elencano i principali esemplari: martin pescatore (Alcedo atthis), calandro (Anthus campestris), airone rosso (Ardea purpurea), calandrella (Calandrella brachydactyla), garzetta (Egretta garzetta), ortolano (Emberiza hortulana), cavaliere d’Italia (Himantopus himantopus), tarabusino (Ixobriychus minutus), averla piccola (Lanius collurio), gabbiano (Larus melanocephalus), pettazzurro (Luscinia svecica), un raro e bellissimo uccello di provenienza svedese, nitticora (Nycticorax nycticorax), oltre a Pesci come il vairone (Leuciscus souffia), il barbo (Barbus plebejus) e, tra gli Insetti, la falena (Callimorpha quadripunctaria). Tra le specie vegetali si ricorda l’iris giallo (Iris pseudacorus), ormai rarissimo, ma un tempo comune nelle zone acquitrinose della piana.
Percorsi
Lungo l’Entella è possibile visitare l’Oasi tramite un sentiero attrezzato allestito dalla ex Provincia di Genova (oggi Città metropolitana) , che segue in gran parte il percorso ciclabile che da Chiavari arriva sino a Carasco. Inoltre a Chiavari da ormai tre anni è possibile vistare anche un orto botanico nel Parco di Villa Rocca, ove sono presenti e descritte le specie più rappresentative delle aree sopracitate, relative in particolare a macchia mediterranea, aree ruderali, aree costiere.
Scarica il Depliant L'Oasi Faunistica del fiume Entella
Presso la sede del CAI chiavarese, è possibile ricevere informazioni su escursioni ad ampio raggio.