Palazzo Rocca – Sala 6
Il soffitto è affrescato da Francesco Malerba (fine XIX-inizio XX sec.) con una scena mitologica al centro, ai lati motivi classicheggianti e teste entro medaglioni, a mo’ di cammeo. L’arredamento si rifà ai modelli dell’inglese E.T. Peters, attivo in Liguria tra 1830 e 1850 e autore di mobili solenni realizzati, come questi, in mogano lucidato, con ricchi elementi decorativi scolpiti, in stile neoclassico. Di particolare pregio il tavolo rotondo, con il fine intaglio della base e i sobri intarsi della fascia sottostante al ripiano. Le due grandi consoles con specchiera e ripiani in marmo rivelano un gusto diverso, che conduce agli anni ’20 e ’30 del Novecento. Sul ripiano di quella di destra sono due vasi e un portafiori, terraglie bianche in cristallina della Manifattura delle Nove di Bassano, databili tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. Sulla console di sinistra sono due candelabri in argento fuso sbalzato e cesellato, di produzione ligure della fine del XIX secolo, e due vasi cinesi dell’inizio del ‘900. Alle pareti, tra le due finestre, è la Madonna in trono con Bambino e Santi, copia – malamente ridipinta – di un bozzetto realizzato nel 1628 da Rubens (1577-1640) per una pala d’altare destinata alla chiesa di Sant’Agostino ad Anversa. Da destra: Ritratto di donna, di pittore fiammingo della seconda metà del XVI secolo e ispirato allo stile di Nicolaas Neufchatel (attivo tra il 1539 e il 1567); statua in marmo raffigurante Pastorella con fuso, attribuita a Ulisse Cambi e bottega; Giacobbe e Labano attribuibile alla scuola di Domenico Piola; statua in marmo raffigurante Figura femminile addormentata di ignoto scultore della seconda metà del XIX secolo; Allegoria delle arti, della bottega di Domenico Piola, databile tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo. Alle finestre quattro copritende in misto lino, seta, canapa con effetti cangianti e fiocchi in seta, di inizio ‘900. Lampadario a ventiquattro luci in bronzo dorato, della ditta Del Grosso di Milano. Il parquet, in tasselli di rovere, acero, castagno e ciliegio disposti a motivi geometrici, è della ditta Spangher di Milano.